Baguette a New York
Quando si parla di baguette, solitamente si pensa alla Francia e a quella tipologia di pane tipicamente portato sotto il braccio dai Parigini.
Gli appassionati di cibo forse, al solo sentir pronunciare il suono dolce della parola baguette, già sentono impazzire le papille e sentono il profumo e immaginano la fragranza di quel pane.
Nella mia mente invece il collegamento è un altro!
Quando si parla di baguette, solitamente si pensa alla Francia e a quella tipologia di pane tipicamente portato sotto il braccio dai Parigini.
Gli appassionati di cibo forse, al solo sentir pronunciare il suono dolce della parola baguette, già sentono impazzire le papille, associano il profumo e immaginano la fragranza di quel pane.
Nella mia mente invece il collegamento è uno solo.
Non posso che pensare e avere la chiara idea della Fendi Baguette!
Quanto potente ed iconica è l’immagine di questa borsa!
Così tanto importante e speciale che è uno dei capi di alta moda a non perdere mai valore ma anzi, ad acquisirne con il passare del tempo.
Parliamo di New York e della New York Fashion week in scena proprio in questi giorni.
Quanto amo New York e l’America!
Tre anni fa ho avuto la fortuna di visitarla ed è stato amore a prima vista.
Anzi, vi dirò di più, spero tornare presto per un’esperienza proprio in questo luogo che è un po’ cuore pulsante di connessioni e vitalità.
Ci sono stata 10 giorni per un motivo legato al nostro Tratturello, l’olio extra vergine che la mia famiglia produce in Molise, ed allo splendido Team di Gustiamo Inc. che da 22 anni condivide con noi passione e voglia di far conoscere il Made in Italy autentico e quindi l’EVO Vero, come ci piace dire.
A dirigere Gustiamo è Beatrice Ughi, cuore e determinazione da vendere, un po’ mamma e un po’ zia di tutti i farmers e anche mia quindi!
Persona super energica, una tipa proprio da conoscere!
È stata proprio lei a mostrarci New York, Manhattan e il suo fantastico magazzino nel Bronx in cui passai ore a scattare foto dei tanti graffiti e dove con lei incontrammo lo scrittore Roberto Saviano al quale avemmo l’onore di consegnare la bottiglia numero uno del Tratturello di quell’annata.
Così, tornando a parlare di moda e di baguette -che con un filo d’olio buono è ancor più divina - ieri, proprio nella grande Mela, si è tenuta la bellissima sfilata di Fendi che ha portato in passerella una collezione dedicata esclusivamente alla Fendi Baguette che da 25 anni è un’icona del fashion.
L’ho seguita in diretta alle 3 del mattino… sono una matta? Forse sì! :-)
Che dire, super super cool!
Mentre ero immersa in quella meraviglia pensavo a quanto potere può avere una borsa alla quale poi, può ispirarsi un’intera collezione.
Sulla passerella abbiamo potuto osservare microbag accessorio, doppie borse, loghi evidenti, colori accesi e colori più tenui, cappelli, guanti ispirati sempre dall’icona baguette.
Scalda muscoli, calzettoni e scarpe, tessuti velati, combo di colori accesi, zaini, marsupi, spille, gilet abbinati a paillettes, scollature ampie, corsetti e infine grandi e ingombranti cappelli di pelliccia.
E poi, must di queste ultime collezioni, troviamo le scarpe con maxi plateau che Fendi abbina ad una gonna reverse mode.
Fendi (look n.45)
Reverse mode
Tante combinazioni di colori come il viola e il giallo, oppure il verde, l’azzurro che…. a pensarci bene mi ricordano Versace.
Possiamo dire che in Fendi questi colori così accesi sono un po’ una novità?
Una bellissima novità!
E poi che dire del gran finale con la top model per eccellenza, Linda Evangelista ormai il volto della Fendi baguette.
Stupenda lei! Stupende le modelle!
Fantastica collezione!
(foto di Vogue Runway e di @silviaventurinifendi)
E ora…New York chiama Milano e io sto arrivando!
Sarà la prima volta che parteciperò tra gli invitati ufficiali ad una sfilata, sarà quella di Genny!
Io di certo non sono intimidita dalla Moda, so perfettamente che, come ha dichiarato Anna Wintour,
nella Moda c’è posto per tutti!
Moda e Sport. Campionessa anche di stile, Carlotta Zofkova.
È evidente come tra moda e sport ci sia una corrispondenza di amorosi sensi.
Quanto lo sport influenza la moda?
Quanto la moda influenza lo sport?
Penso allo stile sporty glam o a quello sporty chic. Sempre più la moda si è diretta su quella prospettiva, mettendo in primo piano la comodità del look sportivo esaltandone le qualità e il tocco chic.
È evidente come tra moda e sport ci sia una corrispondenza di amorosi sensi.
Quanto lo sport influenza la moda?
Quanto la moda influenza lo sport?
Penso allo stile sporty glam o a quello sporty chic. Sempre più la moda si è diretta su quella prospettiva, mettendo in primo luogo la comodità del look sportivo esaltandone le qualità e il tocco chic.
Questa influenza è stata così forte che anche sulle passerelle dell’alta moda abbiamo visto sfilare modelle il cui stile richiamava quello sportivo.
Basta pensare al trend dei ciclisti che si è diffuso in questi ultimi anni, o quello dei leggings o ancora, must have di questa estate, l’iconica gonna da tennis.
Come non notare la nuova collezione Adidas X Gucci dove l’alta moda si fonde con un marchio icona dello sport.
Alessandro Michele riporta questa gonna da tennis plissettata, abbinata ad una semplice polo. Anche MIUMIU porta in passerella una mini gonna plissettata e con vita super bassa. Mi vengono in mente poi le tute, magari quelle oversize che sono il trend più seguito dai più giovani, che ovviamente non rinunciano al comfort.
Oppure il costume intero sportivo, super fashion, al quale Carlotta non rinuncia mai.
Forse chi sta leggendo si starà chiedendo: chi sarà mai Carlotta?
Così, vi presento Carlotta Zofkova, amica speciale e nuotatrice della Nazionale Italiana Nuoto, parte del gruppo sportivo dei Carabinieri.
1.86m, bionda, occhi azzurri e un fisico statuario.
Meravigliosa e sempre solare Carlotta è super simpatica, oltre che una campionessa in vasca nello stile dorso.
Chiacchierando con lei, sotto i nostri ulivi di Parco dei Buoi con un piacevole sottofondo di cicale e grilli, abbiamo cercato di analizzare questo legame tra moda e sport e quanto per un’atleta che rappresenta l’Italia, sia importante l’eleganza e lo stile.
Carlotta, quanto è importante l’eleganza per te che hai un unico obiettivo che è la sostanza della tua prestazione sportiva?
È certamente importante ma nel corso del tempo la vita mi ha portata a cambiare stile in base alle scelte sportive che ho fatto.
Ma l’eleganza non va mai persa, non solo dal punto di vista estetico ma anche come persona in generale.
Quindi l’eleganza ha un valore che va oltre l’estetica?
Ci tengo particolarmente ad essere elegante come persona, nei modi ed in genere nella vita di tutti i giorni.
E nei look?
La vita da sportiva ovviamente mi porta ad avere molto spesso look sportivi, ma quando posso non rinuncio a gonne, vestiti, accessori e trucco, seppur leggero.
Quando ti capita di indossare la divisa della Nazionale Italiana, come recentemente ai Giochi del Mediterraneo dove hai raccolto un oro nella staffetta mista e un argento nel dorso, senti in particolare la responsabilità di rappresentare anche un certo stile, una certa classe?
Il nostro outfit di routine, oltre al costume, è la tuta poiché tutti devono essere vestiti uguali.
Alle Olimpiadi lo stile è dettato da Armani, mentre agli Europei il brand sportivo che ci rappresenta è Arena.
C’è solo un’occasione in cui posso essere libera di vestire come voglio, ovvero la festa finale, in cui tutti possiamo felicemente e finalmente, indossare ciò che meglio ci rappresenta nello stile fuori dal mondo delle gare.
Quindi Carlotta quanto è importante nella tua vita da sportiva e in quella privata la moda?
Durante la mia infanzia ero molto più femminile e vanitosa, amavo portare i miei capelli biondi boccolosi sciolti e lunghi.
Lo sport, durante l’adolescenza, mi ha portata forse un po’ a cambiare la percezione di me stessa, diciamo che la Carlotta atleta prevaleva e tendenzialmente portavo solo capelli raccolti e tute.
Sono felice però perché da qualche anno a questa parte ho ritrovato piano piano la mia vena di bambina vanitosa fuori dall’ambiente sportivo.
Nel nuoto i capelli sono coperti dalla cuffia e per questo fuori dalla vasca avevo resistenze a
scioglierli. Ora però sono più a mio agio con la mia femminilità e... con i miei capelli sciolti!
Per le nuotatrici è un po’ così tanto che quando ci ritroviamo alle feste o agli eventi a stento ci riconosciamo con trucco, abito da sera, gonne ed accessori.
Quali sono i tuoi brand preferiti?
Amo lo stile colorato e i colori vivaci in genere.
Mi piace Armani ma non è il mio preferito.
Sono una fan di Cavalli, Versace e Gucci anche se quest’ultimo a volte è troppo riconoscibile e non amo le cose riconoscibili perché non mi piace ostentare un brand ma indossare ciò che mi fa stare bene.
Cosa ti piace indossare?
Il vestito mi piace sempre e comunque. Comodo e uniforme con il tuo corpo. In estate è la cosa più bella e leggera, il capo che mi permette di esprimere la mia femminilità.
La gonna anche ma un po’ meno.
Per tutti i giorni d’estate gli shorts in jeans sono un must insieme gli occhiali da sole abbinati ad accessori che in gara fino a pochi anni fa erano banditi; ora qualche concessione c’è ma non li preferisco in gara.
Una cosa è certa , Carlotta Zofkova non ha nulla da invidiare a tante modelle che sfilano in passerella e per di più, oltre agli abiti che vestirebbe in maniera impeccabile, indosserebbe il suo meraviglioso ed inarrivabile sorriso.
A proposito di sorriso delle modelle..
ma lo sguardo truce, così severo e algido delle indossatrici è così irrinunciabile?
Parliamone!
Moda & Sostenibilità
Vi parlo di Greta che non è la Thunberg ma la molisanissima Greta Ferro , bellezza unica, raffinata, semplice. Ragazza carismatica, visionaria, determinata, sognatrice. Attrice e modella di Armani beauty, meravigliosa!
Parliamo di moda e di sostenibilità ambientale quindi, moda sostenibile.
Parliamo anche di influencer e della loro carica virale che sul tema ambiente e sostenibilità vede i giovani abbastanza attenti.
Così vi introduco Greta che non è la Thunberg ma la molisanissima Greta Ferro , bellezza unica, raffinata, semplice. Ragazza carismatica, visionaria, determinata, sognatrice.
Attrice e modella di Armani beauty, meravigliosa!
Greta è una mia conterranea che ho avuto il piacere di conoscere.
Solare, umile e traboccante di energia positiva, Greta è il connubio perfetto tra moda, ambiente e sostenibilità.
La nostra storia è quella di due molisane che si incontrano per la prima volta casualmente nella città della moda durante la fashion week, io da infiltrata attaccata ai cancelli per sbirciare e lei da grande ospite invitata :-)
Alla MFW22 rimasi stupita dalla sua bellezza, dal suo sorriso, dalla sua personalità.
Poi la spiaggia ed il mare del nostro Molise sono stati il luogo dei nostri incontri successivi.
Una bella storia questa, che passa dal caos e dai rumori di Milano, al silenzio, al suono delle onde e dei passi veloci dei fratini sul lungomare di Termoli.
Tutto nasce da una domanda di Greta posta ai suoi follower di Instagram
Che ne dite di fare una raccolta di plastica in riva al mare domani?
Sono rimasta sorpresa positivamente da questa chiamata!
Mi ritrovo spesso a raccogliere spazzatura in riva al mare, di solito in inverno o in primavera e così risposi subito all’appello.
Quel giorno fu un’esplosione di gioia, tra persone e soprattutto bambini che contribuirono alla raccolta di una grande quantità di plastica.
E’ incredibile pensare come da una storia Instagram, molte persone nel raggio di pochi km e per di più nel Molise che non esiste, hanno raggiunto Greta sulla spiaggia per compiere un’azione positiva per il nostro pianeta.
Dopo quella fantastica giornata, la sera e i giorni successivi, riflettei molto.
Salvare, salvaguardare il pianeta, influenzare positivamente, condividere, sono le parole chiave.
Greta lo ha fatto e continua a farlo, con la grazia che l’accompagna sempre.
La moda è un settore che ha avviato questo cambiamento ma tanta è ancora la strada da percorrere.
Vi riporto un brand, una jeanseria, che nasce a Milano: Candiani.
Lo scorso inverno decisi di visitare i loro laboratori al centro di Milano dove hanno uno shop/laboratorio, facendomi spiegare dettagliatamente questa produzione di denim sostenibile.
Candiani crede nei valori importanti come la sostenibilità, l’innovazione e ha una green vision spinta.
Punta alla riduzione degli sprechi e quindi alla riduzione di acqua, sostanze chimiche ed energia.
Quindi la produzione è all’insegna della sostenibilità, i coloranti derivano da scarti agricoli e la maggior parte delle materie prime sono riciclate.
Candiani denim produce un jeans elasticizzato dal tessuto 100% bio based, proveniente da gomma naturale e interamente compostabile.
Che gran lavoro! Che grande innovazione! Che grandi storie! Questa è la giusta strada!